La Corsa all'oro del 1849, conosciuta come la California Gold Rush, è stata una delle più grandi migrazioni di massa della storia americana che contribuì a ridefinire radicalmente la società e l'economia degli Stati Uniti dell'800.
Come è iniziata?
Tutto ebbe inizio il 24 gennaio 1848, quando James W. Marshall, un carpentiere che lavorava per John Sutter, scoprì per caso delle pepite d'oro nel fiume American, vicino all'attuale città di Coloma, in California.
Ma andiamo per gradi e con calma, la storia è interessante e avvincente.

Marshall nacque l’8 ottobre 1810 a Hopewell Township, nel New Jersey. Nel 1834 decise di trasferirsi verso Ovest in cerca di fortuna e opportunità. Viaggiò oltre 2800 miglia attraversando l'Ohio, l'Indiana, l'Illinois e infine il Missouri, dove lavorò come falegname e agricoltore.
Nel 1844, a causa della malaria, lasciò il Missouri e si unì alla migrazione verso la California messicana, stabilendosi nella regione della Sacramento Valley.
Nel 1845 incontrò John Sutter, un immigrato svizzero che stava costruendo un proprio impero agricolo nella Sacramento Valley. Marshall iniziò a lavorare per lui e, dopo la guerra messico-americana (1846-1848), Sutter gli affidò il compito di costruire una segheria lungo il fiume American, nella zona dell'attuale Coloma.
Mentre controllava la costruzione della segheria, la mattina del 24 gennaio del 1848 Marshall notò affiorare dall'acqua del fiume American alcuni frammenti di metallo luccicante. Dopo alcuni test rudimentali (mordendoli e martellandoli), si convinse che fosse oro puro e corse a informare Sutter. Per quanto cercassero di mantenere il segreto, temendo che la notizia gettasse nel caos la proprietà di Sutter, la scoperta non rimase nascosta a lungo e si diffuse in un lampo.
La notizia iniziò a circolare tra i lavoratori della segheria e si diffuse rapidamente. Il vero colpo di grazia alla segretezza arrivò grazie a Samuel Brannan, un commerciante e imprenditore di San Francisco. Dopo aver scoperto la presenza dell’oro, Brannan non si limitò a cercarlo, ma ebbe un'idea più redditizia: acquistò in grandi quantità pale, setacci e altri strumenti per l’estrazione e poi diffuse la notizia con grande clamore. Si racconta che nel maggio 1848 corse per le strade di San Francisco con una boccetta d’oro, gridando "Gold! Gold! Gold from the American River!", scatenando così la corsa all'oro californiana. Il suo negozio divenne rapidamente il centro principale per l’acquisto di attrezzature minerarie e Brannan fece una fortuna ben più grande di molti cercatori d’oro. La stampa e le dichiarazioni ufficiali fecero il resto, trasformando una scoperta locale in un fenomeno globale. Al momento della scoperta di Marshall, la popolazione non indiana dello Stato contava circa 14.000 persone. Alla fine del 1849 il numero era salito a quasi 100.000, e continuò a crescere fino a circa 250.000 nel 1852.

James W. Marshall è l’uomo che, senza volerlo, diede inizio alla California Gold Rush ma nonostante il suo ruolo centrale morì povero e dimenticato. La sua terra fu invasa dai cercatori d’oro, rovinando i suoi progetti agricoli. John Sutter perse il controllo sulle sue proprietà e fu travolto dai debiti. Marshall tentò di aprire una fattoria e una vigna ma fallì economicamente. Nel 1872, il governo della California gli assegnò una pensione simbolica di 200 dollari all'anno, ma non fu sufficiente a garantirgli una vita dignitosa. Il 10 agosto 1885 a Kelsey, in California, Marshall morì povero e dimenticato.
Oggi James Marshall è ricordato con una statua a Coloma, nel Marshall Gold Discovery State Historic Park, proprio nel luogo dove tutto ebbe inizio. Ironia della sorte, mentre la sua scoperta rese ricca la California, lui non ne trasse alcun beneficio. Un caso classico di essere nel posto giusto al momento giusto… ma senza riuscire a sfruttarlo!
Se vi recate a Coloma, non dimenticate di salutare il buon vecchio Marshall. Oltre alla sua statua eretta nel parco di Coloma troverete il sito della scoperta dell'oro di James Marshall con la replica della segheria di John Sutter, oltre a una varietà di edifici e strutture storiche dell'era della corsa all'oro. Vedi il link negli approfondimenti.
Ma mentre Marshall viveva il suo apparente momento di gloria, seguito dall'impietoso crollo economico, cosa accadde in California?
Come si è sviluppata la California Gold Rush?
Articolo del "Californian" – Il 15 marzo 1848, il giornale locale The Californian pubblicò per la prima volta un accenno alla scoperta dell'oro, ma senza suscitare troppo clamore inizialmente.
Articolo del "San Francisco Star" – Un altro giornale, il San Francisco Star, poco dopo riprese la notizia ma ancora senza provocare un'esplosione immediata.
Rapporto ufficiale del Colonnello Mason (1848) – Il colonnello Richard Barnes Mason, governatore militare della California, inviò un rapporto dettagliato al governo degli Stati Uniti nell'agosto del 1848, descrivendo l’entità della scoperta dell’oro. Questo documento è considerato una delle prove ufficiali che accelerarono l’interesse nazionale e internazionale per la corsa all’oro.
Discorso del Presidente James K. Polk (Dicembre 1848) – Il 5 dicembre 1848, il presidente James K. Polk menzionò la scoperta dell’oro nel suo discorso annuale al Congresso, confermando ufficialmente l’abbondanza del metallo prezioso in California. Questo fu il punto di svolta che scatenò un’ondata migratoria senza precedenti, con migliaia di persone dirette verso la costa occidentale degli Stati Uniti.
E chi erano i cercatori d'oro?
Primo periodo (1848-1850): I primi cercatori d'oro erano principalmente californiani e messicani, ma nel giro di pochi mesi arrivarono migliaia di persone da tutto il mondo: Stati Uniti, Europa, Cina, Sud America e Australia.
Boom demografico: La popolazione della California esplose: San Francisco passò da poche centinaia di abitanti a oltre 250.000 nel giro di pochi anni.
Nuove tecniche di estrazione: All'inizio si cercava l'oro nei fiumi con il metodo del setaccio, ma presto furono introdotti metodi più avanzati come il lavaggio con canalette, la miniera a cielo aperto e l'uso del mercurio per separare l'oro dal resto dei minerali.
Declino (anni 1850-1860): Verso la fine degli anni '50, l'oro più facile da trovare si esaurì, costringendo i minatori a investire in attrezzature più costose o a lavorare per le compagnie minerarie.
Conseguenze sociali ed economiche
Boom economico: La California divenne rapidamente una delle regioni più ricche e industrializzate degli Stati Uniti. Nel 1850, divenne il 31° stato dell'Unione.
Commercio e infrastrutture: La crescita della popolazione favorì la costruzione di strade, ferrovie e porti, facilitando lo sviluppo economico.
Sfruttamento e conflitti: La corsa all'oro ebbe gravi effetti sui nativi californiani e accelerò il declino della popolazione nativa americana a causa di malattie, fame e genocidio. Intere società indigene furono attaccate e cacciate dalle loro terre dai cercatori d'oro, chiamati "forty-niners" (riferendosi al 1849, l'anno di punta per l'immigrazione durante la corsa all'oro). Molti immigrati cinesi e messicani subirono discriminazioni e furono costretti a lavorare in condizioni difficili.
Fine del mito del "tutti possono diventare ricchi": Solo pochi riuscirono davvero ad arricchirsi con l’oro. Molti minatori rimasero poveri, mentre i veri profitti furono fatti dai mercanti che vendevano attrezzature, cibo e abbigliamento, come Levi Strauss, che creò i famosi jeans.
Durante la California Gold Rush (1848-1855), si stima che siano state estratte circa 750 tonnellate d'oro. Nel 1849, solo il primo anno della corsa all'oro, furono estratte circa 42 tonnellate e nei successivi anni la produzione crebbe rapidamente, raggiungendo il picco nel 1852, quando furono estratte circa 93 tonnellate di oro. Dopo il 1852, la produzione iniziò a calare a causa della crescente difficoltà nell'estrazione e dell'esaurimento delle miniere più accessibili.
The Gold Rush. Da James Wilson Marshall ai San Francisco 49ers
I San Francisco 49ers
La squadra di football americano dei San Francisco 49ers, fondata nel 1946, prende il nome proprio dai "Forty-Niners" della corsa all’oro. Sono una delle squadre più famose della NFL, con 5 Super Bowl vinti, soprattutto grazie alla leggendaria era di Joe Montana e Jerry Rice negli anni '80.
Quindi, la Gold Rush non solo cambiò la storia della California, ma lasciò un'eredità culturale e sportiva che ancora oggi influenza gli Stati Uniti!
La letteratura di genere
La corsa all'oro californiana ha ispirato numerosi libri, alcuni dei quali sono diventati veri e propri classici della letteratura.
Ecco alcuni dei più noti:
"The Luck of Roaring Camp" – Bret Harte (1868) Un racconto breve ambientato in un campo minerario della California, incentrato su un bambino nato tra i cercatori d’oro e cresciuto da una comunità di minatori burberi ma generosi.
"Roughing It" – Mark Twain (1872) Un libro di memorie in cui Twain racconta le sue esperienze in Nevada e California durante la corsa all'oro, con il suo tipico umorismo e occhio critico per la società dell'epoca.
"McTeague" – Frank Norris (1899) Un romanzo naturalista che segue la vita di un dentista a San Francisco e la sua discesa nella povertà e nella violenza, con un finale ambientato nel deserto della Death Valley, dove la ricerca dell'oro gioca un ruolo simbolico e tragico.
"The Call of the Wild" (Il richiamo della foresta) – Jack London (1903) Anche se la storia è ambientata in Alaska durante la corsa all'oro dello Yukon, il protagonista, Buck, viene venduto come cane da slitta proprio a causa della febbre dell'oro, fenomeno che ha radici nella Gold Rush californiana.
"Daughter of Fortune" (Figlia della fortuna) – Isabel Allende (1999) Un romanzo storico che segue la storia di una giovane cilena, Eliza, che si reca in California alla ricerca del suo amante durante la corsa all'oro, scoprendo invece la sua indipendenza e il suo destino.
"West of Here" – Jonathan Evison (2011) Un romanzo che alterna tra la fine del 1800 e i giorni nostri, esplorando le vite di coloro che cercavano fortuna durante la corsa all'oro e le loro ripercussioni sulle generazioni future.
Molti di questi libri non raccontano solo la corsa all'oro, ma anche le speranze, le illusioni e le disillusioni che essa ha portato.
Il cinema western
Abbiamo visto numerosi film western in cui pionieri, cercatori d'oro, banditi e banchieri erano al centro di storie incredibili legate alla cosiddetta The Gold Rush.
Ecco tre film tra i più rappresentativi che mettono al centro di queste pellicole gli uomini e le storie che caratterizzarono la Gold Rush californiana:
"The Gold Rush" (1925) – Capolavoro di Charlie Chaplin, racconta le difficoltà dei cercatori d’oro con un mix di comicità e dramma.

"Paint Your Wagon" (1969) – Un western musicale con Clint Eastwood e Lee Marvin, ambientato tra i cercatori d’oro della California.

"California Gold Rush" (1946) – Un classico meno noto, ma fedele alla storia della corsa all'oro del 1849, con intrighi, avventure e le difficoltà dei pionieri.

La corsa all'oro non fu solo quella californiana
Non dimentichiamoci che non fu solo questa la cosiddetta corsa all'oro e non avvenne solo in California ma ce ne furono tante altre. Tra le più celebri e raccontate merita ricordare quella del Klondike del 1896, in Canada, più volte citata anche nelle mitiche storie di Zio Paperone.
Dove si tennero le altre "Gold Rush" più famose? (da Wikipedia):
Russia (1838-39)
California (1849), la corsa all'oro californiana;
Nevada settentrionale, dal 1850;
Colorado alla fine degli anni 1850, la corsa all'oro del Colorado;
Black Hills e altre aree del Montana, dopo il 1863;
Klondike, nello Yukon (Canada 1896), la corsa all'oro del Klondike.
Alaska (1898)
I Monti Appalachi meridionali, negli USA, a nord di Atlanta e ad ovest di Charlotte.
Australia (1851), la corsa all'oro di Victoria;
Otago, Nuova Zelanda, all'incirca dopo il 1861;
Transvaal, Sudafrica (1886), la cui risultante immigrazione di minatori divenne uno dei fattori che innescarono la prima guerra boera
Terra del Fuoco, Cile, dal 1894
Italia, tra il 1848 e il 1915: numerosi documenti relativi a questo periodo sono conservati presso il Museo dell'Oro e della Bessa.
In conclusione, l'oro è sempre l'oro
perchè rappresenta potere, ricchezza, valore, sogno e fascino, fin dalla cosiddetta notte dei tempi. In questo articolo ho parlato della "corsa all'oro" avvenuta nella storia più recente, ma non dimentichiamo che, da oltre 6.000 anni, l'umanità vede nell'oro qualcosa di unico e inimitabile e che continua a ricercare e a voler possedere.
Dalla sua bellezza e lucentezza al suo valore e potere, l'oro ha accmpagnato ogni fase dell'evoluzione umana, almeno da quando l'uomo ha iniziato a estrarlo e lavorarlo.
È per questo che mi sono avvicinato a questo mondo e ne ho fatto una professione. È per questo che vedo nell'oro una risorsa unica, senza tempo.
Un bene tangibile che, per quanto lo si voglia rendere immateriale, il mondo continua a estrarre e accumulare. Non c'è ETF o ETC che tenga. Per carità, strumenti validi per chi desidera diversificare gli investimenti finanziari, ma se ami l'oro, se ne riconosci il valore intrinseco, il fascino e la magia, non puoi che desiderarlo in forma tangibile.
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La gold rush non è mai finita e non finirà mai...
Approfondimenti:
California States Park: Marshall Gold Discovery SHP: Recording Historic Buildings in Coloma
Wikipedia: California Gold Rush
Britannica: California Gold Rush
California States Park: Gold Rush Overview
Storia in NetworkMagazine di divulgazione storica: "Oro, oro oro!" e così nacque la California
Wikipedia: Samuel Brannan
49ers: Sito web ufficiale della squadra NFL San Francisco 49ers
Wikipedia: San Francisco 49ers
Levi Straus & Co. La storia di Levi Strauss
Wikipedia: film "La febbre dell'oro" (The Gold Rush) scritto, prodotto, musicato, diretto e interpretato da Charlie Chaplin
Wikipedia: La ballata della città senza nome Paint Your Wagon) è un film del 1969, diretto da Joshua Logan.
Wikipedia: "California Gold Rush" del 1946, diretto da by R. G. Springsteen
Wikipedia: Corsa all'oro
Collection Meeting of Frontiers: Siberian mining
Wikipedia: Museo dell'oro e della Bessa
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